STEP2-INCONTRO PROFESSIONISTAPatti chiari, amicizia lunga.

E’ ora di mostrare i tuoi progetti a qualcuno che sappia realizzare le tue idee.

La scelta del progettista che seguirà i lavori è il punto di partenza di una ristrutturazione.

Perché è necessario chiamare un tecnico competente? Spesso mi capita di persone che chiamano lo studio “per qualche consiglio”. Il progettista assume le sembianze di un santone, detentore di qualche potere divinatorio, in grado di risolvere i problemi con uno schizzo. Il sui lavoro è (purtroppo e per fortuna) molto più complesso di un disegnino risolutivo. Il trucco, per avere un risultato soddisfacente, è trovare qualcuno preparato che possa condurti passo passo nei lavori di ristrutturazione.

Se hai seguito le indicazioni dello step 1 , saprai esporre in modo efficace e organizzato quello che hai intenzione di fare nella tuo nuovo spazio di vita.

Non avere paura.. a qualcun altro sono capitati gli extraterrestri!

Se non lo propone direttamente il tecnico, dividi tu l’incontro in due fasi:

  • il sopralluogo: dove potrai mostrare lo stato di fatto e le condizioni in cui si trova l’immobile, cominciando a introdurre alcune delle tue esigenze, in modo da iniziare a ragionare sul nuovo assetto degli ambienti e sulla fattibilità delle idee che hai maturato;
  • la riunione: nello studio del tecnico o dove possiate stare comodamente seduti. E’ questo il momento per poter parlare diffusamente  dell’elenco che hai diligentemente stilato come descritto qui.

E’ importante, inoltre, che tu metta a disposizione del progettista:

  1. le planimetrie e la documentazione catastale che hai, in modo che possa iniziare a ragionare su carta sulle nuove soluzioni spaziali;
  2. i rogiti e le licenze, per verificare l’esatta corrispondenza dell’ultimo progetto allo stato di fatto.

Conclusi i dettagli riguardanti i lavori da svolgere, il professionista si accorderà con te per mandarti una lettera di incarico, in cui sono esplicitate, prima di iniziare il lavori, le mansioni che dovrà svolgere. In altre parole, un preventivo delle sue competenze.

Questo è un argomento spaventa molti. Quale sarà l’onorario del progettista?

La chiarezza prima di tutto. Da quando sono stati aboliti i minimi tariffari, la normativa (D.L. 24 gennaio 2012) dice che  il compenso del professionista deve essere reso noto al cliente al momento del conferimento dell’incarico, meglio se in forma scritta, citando per le singole prestazioni tutte le voci di costo, comprensive di spese, oneri e contributi. L’ammontare è calcolato a seconda del grado di complessità e l’importanza dell’opera, indicando i dati della polizza assicurativa per i danni provocati nell’esercizio dell’attività professionale. Il professionista rischia l’illecito disciplinare se non segue questa procedura!

Attenzione a chi scegli.

Non sempre il preventivo economicamente più vantaggioso è da preferire: piuttosto io mi focalizzerei  su quello più dettagliato e con meno sorprese (possibili). Leggi bene quello che c’è scritto nell’incarico, confrontati  con il professionista, cerca di capire se puoi fidarti, se ha esperienza, se è adatto per i lavori che devi eseguire. Se ti sa ascoltare, se ti da il giusto spazio. Nelle mani di chi state affidando il restyling della tua casa?

Hai scelto? Ora sta al progettista verificare la documentazione, accordarsi con te per un nuovo appuntamento per fare le apposite misure e cominciare a ragionare sul tuo spazio.

Emozionato? Hai firmato..inizia il count down per il tuo sogno!

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